Diablotin (o Diavoletto)

Breve storia

Mario Marsero ci racconta che questa ricetta pare sia stata un'idea di Alessandro Cagliostro (1743-1795) medico e alchimista. Il confetturiero piemontese ne riporta la ricetta nel 1790.

La cioccolata dovrà esser buona: "se è troppo secca, mettetela nella stufa, acciocchè divenga molle, indi mettetevi un poco di buon olio di olivo, per poterla ben maneggiare con il cucchiaio, poi pigliatene dei piccoli pezzi, e rotonditeli, per farne pallotte della grossezza di una nocciuola, e metteteli sopra un foglio di carta in distanza uguale fra di esse di un buon pollice; quando il foglio è tutto occupato, pigliate il detto foglio per le estremità , e appoggiandolo da una parte sopra la tavola, e dall'altra scuotetelo per appianare il diavoletto, e acciocché si ghiaccino da per se stessi; se volete, potete agghiacciarli con nompareilles bianche, e le pungerete tutte con confetti di cannella, poi li farete seccare nella stufa."

I diavoletti potevano essere arricchiti anche di pistacchi e frutta candita, piazzata nel mezzo e poi arrotolati come "piccoli olivi".

I Diablotin sono presenti nei menù dei cioccolatieri fino all'inizio del 900. In questa nostra ricetta noi non arrotoliamo, ma arricchiamo il Diablotin con frutta secca e candita.

Ingredienti:

  • 150 g di cioccolato fondente Baratti & Milano al 70% cacao
  • 30 gr. di nocciole
  • 30 gr. di mandorle
  • 30 gr. di pinoli
  • 30 gr. di albicocche disidratate
  • 30 gr. di banane disidratate
  • 15 gr. di pinoli 

Procedimento:

Preparazione:

  1. Temperare il cioccolato nella modalità che si trova nel procedimento della tavoletta.
  2. Munirsi di una teglia e, con l'aiuto di un cucchiaio formare dei piccoli dischetti sopra i quali andremo a sistemare la frutta secca a piacere (ved. foto). 
  3. Lasciar rassodare in frigorifero per circa un’ora
  4. Sistemare i Diablotin così ottenuti su un piattino da portata e servire. 

Baratti & Milano